domenica, gennaio 18, 2009
dal nostro inviato in Turchia Derya Feyman

Chi conosce la vita dei cristiani della Turchia saprà che sono ormai pochi i cristiani riusciti a rimanere all’interno della Turchia. Se poi parliamo della comunità cattolica di Samsun i numeri ci fanno vedere che è quasi impossibile vivere in quella città da cristiano. Oggi all’uscita della messa è stato aggredito uno degli ultimi coraggiosi cristiani di Samsun. Non era nuovo a minacce ma questa volta le ha prese di santa ragione. Insulti, spinte e calci fino a metterlo ko. Incredibile ma vero, e tutto questo davanti alla polizia. Davanti a quella polizia che giorno e notte accerchia la chiesa, ovviamente non per proteggerla ma per controllarla e infliggere ancora più timore a chi volesse avvicinarsi alla chiesa. L’aggressore gridava al cristiano: "Voi, voi cristiani volete dividere la Turchia, ma state attenti, noi veniamo da Trabzon, noi vi uccidiamo". Del cristiano dobbiamo tacere il nome, non per timore di altri aggressori ma per timore delle autorità di Samsun, complici della situazione. Solo quando il cristiano è riuscito a trascinarsi verso i poliziotti, questi hanno bloccato e portato via l’aggressore. Forse come con Samast Ogun sono andati in questura a complimentarsi con lui.

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