lunedì, aprile 27, 2009
Marco Tosatti: "Io credo che la Sindone sia realmente il lenzuolo che ha avvolto Gesù"

PapaBoys - E' da poco in libreria l'ultimo libro di Marco Tosatti, uno dei giornalisti (anche vaticanista in pensione de 'La Stampa ndr) più apprezzati nel nostro paese sia per l'informazione religiosa, sia per le sue posizioni sempre equilibrate, di analisi - non di servilismo - di confronto - non di polemica - di approfondimento (alla rcierca insomma, della verità!). E' anche il caso dell'ultimo libro appunto, sulla Sacra Sindone, "Inchiesta sulla Sindone" uscito da marzo di quest'anno e che pone una dettagliata, ma comprensibile analisi, anche scientifica, sul lenzuolo di lino più famoso al mondo, quello che milioni di fedeli ritengono abbia avvolto, duemila anni fa, il corpo di Gesù deposto nel sepolcro. Abbiamo rivolto alcune domande a Marco Tosatti per approfondire la questione 'Sindone', con una chiave di lettura rivolta anche ai giovani, maggiori fruitori della nostra comunicazione attraverso la rete internet.

Marco Tosatti, perché un libro sulla Sindone?

TOSATTI: Devo fare una premessa. In ventotto anni di informazione religiosa, mi sono sempre occupato poco della Sindone; lavoravo per un giornale di Torino, e il Telo era naturalmente “coperto” dal punto di vista dell’informazione dai colleghi piemontesi. Quando la Piemme mi ha chiesto se il progetto mi interessava, ho risposto di sì perché volevo esaminare tutto ciò che di scientifico, e solo quello, si poteva sapere sull’argomento. Compresi gli ultimi, recentissimi studi, presentati al Congresso dell’Università dell’Ohio nell’agosto scorso. Ho pensato che era il momento adatto per rivisitare quell’argomento, da troppo tempo trascurato.

Si riapre un capitolo secondo lei, attraverso la sua indagine avvalorata anche da supporti scientifici?

TOSATTI: Credo di sì. La valutazione, fatta da esperti docenti universitari, lontani dal mondo della Sindone, dell’errore di calcolo nell’esame del Carbonio 14 dovrebbe spingere il British Museum e i laboratori a rendere pubblici i “dati grezzi” dell’esame, cosa che non hanno mai fatto, nonostante le richieste della diocesi di Torino. L’esame avrebbe dovuto essere rifatto. Un comportamento certamente molto, molto strano. E la scoperta delle anomalie del tessuto fatta da Marino, Benford, Ray Rogers e di cui Roberto Villareal ha dato la dimostrazione scientifica nell’agosto scorso, che fa pensare a un “rammendo invisibile”, con la presenza di cotone e di una gomma, può spiegare sia la “giovinezza” del tessuto, sia i dati bizzarri riscontrati nell’esame al C14. Ci vogliono certamente altri esami; anche perché, e questo tutti dobbiamo saperlo, fino a questo momento tutti gli esami scientifici sulla Sindone, salvo quello del C 14 che come abbiamo visto però non era valido sono tutti contrari all’ipotesi del falso.

Quale è il suo parere di uomo (non del giornalista…) sulla Sindone?

TOSATTI: Il mio parere, di uomo, è eguale a quello di giornalista. Secondo me le probabilità che si tratti del sudario sepolcrale di Cristo sono altissime. E’ evidente che non è un falso.

Analizziamo una certezza e poniamo una domanda: “la Sindone è un lenzuolo di lino a spina di pesce. Misura cm 437 in lunghezza e cm 111 in larghezza, compresa una striscia cucita longitudinalmente larga circa cm 8. Sul tessuto è impressa un'immagine, l'impronta frontale e dorsale di un uomo crocifisso”. La domanda: e se quell’Uomo crocifisso fosse davvero Gesù, il Figlio di Dio incarnato, morto in croce e risorto?

TOSATTI: Avremmo una conferma fattuale – che per chi crede sarebbe solo un qualche cosa di più – che i Vangeli ci hanno detto la verità. Lo crediamo egualmente; ma certi particolari, come il colpo di lancia al costato, così inusuale nei confronti dei crocifissi ebrei, a cui si spezzavano le gambe, per evitare che giungessero vivi al Sabato, e il tipo di ferita, il “sangue e acqua”, in un periodo in cui non si conosceva la distinzione fra siero e sangue, e la corona di spine….Se si trattasse di Tutankhamen o di Alessandro il macedone non ci sarebbe nessun problema di identificazione. Ma dal momento che c’è il rischio che si tratti proprio di Gesù….

A chi è destinato come pubblico il libro ‘Inchiesta sulla Sindone’ ed un valido motivo per acquistarlo in libreria.

TOSATTI: E’ un libro non per specialisti. E’ destinato a un lettore comune, che come me quando sente parlare di chi quadro gli viene uno sguardo smarrito. E’ il tentativo, spero riuscito, di mettere qualche punto fermo, facilmente comprensibile da chiunque sulla storia di un oggetto assolutamente unico e incredibile, tale da costituire un enigma per chiunque voglia cercare di esaminarne i segreti. Ed è anche, per un cristiano, un qualche cosa di molto importante; la nostra fede è la stessa, con la Sindone o senza la Sindone; ma non possiamo fare finta che non esista, e che non ci racconti con la sua immagine, con il suo sangue, una Storia.

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